Training

Cose che ci fanno stare bene.

“Per avere i muscoli bisogna andare in palestra tutti i giorni; uguale la mente, bisogna tenerla allenata.”

Walter Nudo

In questa sezione suggerisco vari metodi per rilassare il corpo, dare libero sfogo alle emozioni ed essere creativi con la mente. Ho deciso di chiamarla training perché trovo queste pratiche come una sorta di allenamento per noi stessi in modo da ritrovare quell’armonia che qualche volta viene a mancare in un mondo in cui lo stress è diventato un epidemia, dove l’ansia e la depressione sono all’ordine del giorno, molte persone si sentono sempre meno legate agli altri e meno legate ai loro sé interiori, nonostante la connettività senza precedenti offerta dalla tecnologia moderna. Molti di questi suggerimenti sono gratuiti o quasi quindi alla portata di tutti, senza limiti d’età. Continuerò ad aggiornare la pagina e aggiungere nuove ispirazioni con la speranza che chiunque possa prenderne spunto, non esitare a scrivermi se hai suggerimenti da proporre.

Viaggiare:

Questa è di sicuro la mia valvola di sfogo preferita. Un viaggio è un toccasana per il corpo e per la mente, ci trasporta lontano dalla routine e dalle nostre abitudini facendoci godere ambienti, odori e sensazioni diverse dalle solite. Vorrei suggerire di provare quest’esperienza almeno una volta nella vita in solitaria, non importa dove o quanto a lungo, ma fatelo da soli. Quando non siamo con qualcuno ci muoviamo, pensiamo e facciamo ogni cosa seguendo il nostro ritmo e possiamo davvero capire cosa abbiamo voglia di fare e cosa non c’interessa. Se avete timore di viaggiare da soli vi suggerisco di combinare la passione del viaggio con qualche altro interesse, ad esempio se amate praticare yoga potreste fare un corso in India, se amate fare massaggi la Thailandia fa al caso vostro, magari potreste frequentare una scuola di tango in Argentina. Ci sono corsi da seguire in tutto il mondo, conoscerete persone con le vostre stesse passioni.
Ci sono molti modi di viaggiare e altrettanti stili per così dire, molti (me compreso) amano andare lontano magari prendendo un aereo e immergersi in culture e tradizioni diverse, in contatto con i locali, ma spesso per varie ragioni non è possibile allontanarsi troppo da casa, e volare solo con la mente per quanto bello non è abbastanza per soddisfare la nostra voglia di esplorare. Spesso la maggior parte delle persone pensa che un viaggio sia particolarmente dispendioso con le spese continue che bisogna affrontare continuamente, ma oggi come oggi ci sono svariate alternative che permettono di spendere molto poco; chi ha voglia di allontanarsi può trovare offerte di compagnie aeree a prezzi stracciati se si dispone di flessibilità in periodi di bassa stagione, inoltre esistono applicazioni come couchsurfing  che permettono di essere ospitati da altri viaggiatori, ma nel caso non siate a vostro agio con l’idea di essere ospitati da sconosciuti suggerisco un buon ostello, permette di conoscere persone e avere comunque la propria privacy. Per chi non possiede molto tempo può sperimentare un viaggetto di un solo giorno, partire la mattina presto e tornare a casa la sera magari visitando una città nei dintorni, un parco o qualche evento nelle vicinanze. Per i più avventurosi propongo l’idea di una nottata in tenda, il campeggio ha sempre qualcosa di magico ed è qualcosa diverso dal solito. A ogni modo non c’è bisogno di andare troppo lontano e spendere chissà quali somme di denaro, quando suggerisco un viaggio come metodo per rilassare la mente intendo uscire dalla vostra routine, comfort zone o chiamatela come vi pare e assaporare qualche ora di libertà concentrandovi sul presente, capisco che l’idea di viaggio può essere stressante solo nel pensarla, ma fidatevi, quando sarete “fuori” ne sarete felici, il solo programmarla vi regalerà una scarica di adrenalina e vi farà sentire vivi come non mai.
Che sia un giorno o una settimana, l’esperienza del viaggio è la prima cosa che suggerisco, sia per rilassarsi che per ricaricare le batterie dello spirito.

La Meditazione:

La meditazione è una pratica millenaria, utilizzata per raggiungere una maggiore padronanza delle attività mentali. Risale all’induismo vedico, che si sviluppò nell’attuale regione del Punjab (fra l’attuale India e Pakistan) prima ancora del II millennio a.C. per poi espandersi e modificarsi in tutto il mondo.
Il motivo per cui suggerisco di praticare meditazione è che può essere davvero d’aiuto per placare il pensiero, è un ottima tecnica per rilassare la mente, infondere pace, ha un particolare aiuto terapeutico e inoltre ha come obiettivo la crescita spirituale.
I nostri pensieri rimbalzano senza tregua come una scimmia che salta all’impazzata da un ramo all’altro senza sosta, ed è del tutto normale data la natura del cervello, quella di elaborare numerosi pensieri; se ci pensate ne elaboriamo centinaia ogni giorno e inoltre siamo sottoposti a numerose percezioni e stimoli dall’esterno, motivo per cui inizialmente praticare la meditazione risulta difficile. Comunemente è suggerito praticarla tutti i giorni, per almeno 10 minuti, i momenti migliori sono al mattino appena svegli o la sera prima di andare a dormire, per rilassarsi completamente dopo una lunga giornata. Io personalmente la pratico ogni qualvolta ne senta il bisogno, mi capita più volte la settimana oppure non sentirne il bisogno per lunghi periodi; mi aiuta a concentrarmi e riflettere in caso io mi senta insicuro su qualcosa, oppure liberare la mente da stress, controllando i pensieri attraverso il respiro, gestendo le emozioni e le percezioni.
Essendoci molte modalità e metodi di meditazione evoluti col tempo in diverse parti del mondo dovrete sperimentare e trovare quella che vi si addice di più (potete trovare tantissimi video su Youtube o frequentare fisicamente un corso nella vostra città), ad esempio alcuni insegnanti usano strumenti musicali (meditazione sonora), si può ascoltare musica o esercitare la meditazione camminata (praticata da Buddha per primo), e questi sono solo alcuni tipi. Io amo praticare due tipi di meditazione:
La meditazione riflessiva, spesso usata nella cultura occidentale, consiste nel lasciarsi trasportare dai propri pensieri, come una barca a motore spento cullata dal mare, non cercate di reprimere emozioni o riflessioni, seguite il flusso della mente. È particolarmente stimolante notare dove il nostro cervello indirizza le proprie energie e cosa la mente crea se non cerchiamo di controllarla.
La meditazione recettiva, associata a numerose filosofie e religioni orientali, è la classica a cui tutti associano questo tipo di pratica. Il senza pensieri, che consiste nel concentrarsi inizialmente sul respiro, inspirare ed espirare lentamente seguendo il movimento dell’addome, facendo attenzione al movimento del torace e seguendo il proprio respiro, percepire il proprio corpo e concentrarsi sul presente, l’unico momento veramente importante. La mente come solito cercherà di trasportarvi da qualche parte nel passato, in qualche ricordo o nel futuro, con situazioni che forse non avverranno mai; cercate di rendervi conto che la mente sta vagando e tornate al presente concentrandovi sul respiro. Inizialmente sarà difficile, ma più la praticate, più sarà facile essere costantemente nel “qui e ora”.
In entrambe le due pratiche meditative suggerisco di stare soli, con abiti comodi, in un posto in cui vi sentiate a vostro agio in modo da potersi rilassare. La postura da tenere è la classica seduta, occhi chiusi, gambe incrociate con la schiena dritta ma non rigida, spalle aperte, rilassate e sciolte, potete tranquillamente appoggiare la schiena o tenere dei cuscini sotto le gambe o il sedere nel caso sia troppo dolorosa come posizione, l’importante è che sia confortevole. Ascoltate il vostro corpo e la vostra mente, godete dei benefici di questa pratica millenaria.

Yoga:

Lo yoga è costituito da pratiche fisiche, respiratorie e mentali.
Ha origine dalle parole “yo” (unione) e “ghan” (completezza), la nascita di questa pratica è attribuita al filosofo Indiano Patanjali tra il I-V a.C.
Suggerisco di praticare yoga per i suoi innumerevoli benefici: aumenta la concentrazione e riduce lo stress, aumenta la flessibilità e l’equilibrio, aiuta a mantenere la schiena in salute, migliora la postura, fa bene al cuore, migliora le prestazioni sessuali, è ottimo contro l’insonnia, aumenta la qualità del respiro e serve a ritrovare l’equilibrio interiore.
Anche per quanto riguarda questa pratica ci sono svariati modi di esercitarla, sta a voi trovare la più adatta che calzi con la vostra personalità e con il vostro corpo (anche con lo yoga potete trovare un incredibile quantità di lezioni su Youtube oppure come stimolante alternativa seguire delle lezioni con insegnanti qualificati).   
Al giorno d’oggi quando immaginiamo la parola “Yoga” pensiamo all’insieme di pratiche che poco hanno a che fare con lo yoga tradizionale, attività ginnastiche e respiratorie più simili a CrossFit, o mix di alterazioni come il beer yoga, personalmente non amo questo genere di mix  occidentali molto fantasiosi, a mio parere sono attività lontane da quel che realmente è.
Lo yoga tradizionale essenzialmente si basa sulla realizzazione spirituale e si fonda su una propria filosofia, un percorso di vita anche conosciuto come “il sentiero degli otto passi” che ha come obbiettivo finale l’illuminazione, motivo per cui dire “pratico un po’ di yoga” sarebbe come dire “pratico un po’ il cristianesimo ”, ma con gli anni e la diffusione tra le diverse culture per il mondo ha ottenuto diverse sfumature e pratiche assai diverse tra loro, non per questo sbagliate o meno utili per lo spirito.
Gli otto passi su cui si basa lo yoga tradizionale sono:  
-Yama: regole morali dalle quali bisogna astenersi come l’offesa, la menzogna, il furto, intemperanza, avidità
Niyama: (qualità spirituali e una condotta da seguire) purezza del corpo e della mente, autodisciplina, equanimità.
-Asana: la corretta posizione
-Pranayama: il controllo del prana, le energie vitali del corpo
-Pratyahara: il ritirarsi in sé stessi, nel senso di distaccarsi dalla realtà esteriore
-Dharana: la concentrazione, fissare la coscienza su qualcosa
-Dhyana: la meditazione, non come comune intesa, ma come stato di coerente lucidità continua, una percezione dell’universo e di tutti i suoi aspetti
-Samadhi: l’esperienza cosciente della congiunzione dell’anima con lo spirito cosmico

Io suggerisco di praticare Hatha yoga per chi vorrebbe iniziare questa ottima e millenaria pratica.
HA: significa sole, che è il nostro corpo (il sole non si attenua mai)
THA: significa luna, la nostra coscienza (la luna svanisce ogni mese e poi di nuovo da luna nuova ridiviene piena)
Hatha yoga è basato su esercizi psicofisici, non è una pratica religiosa motivo per cui è molto praticato anche in occidente. Durante le posizioni è importante praticare una corretta respirazione per aiutare il corpo a perdere rigidità e tensione, favorendo la circolazione del sangue. Ottimo per chi è agli inizi, comprende anche la meditazione escludendo il saltare da una posizione all’altra senza tregua.

Scrivere:

Da sempre la scrittura aiuta molte persone a esprimersi, per alcuni sin dall’adolescenza il proprio diario è un importante compagno di vita. È una forma d’arte che ho sempre trovato molto affascinante, creativa e stimolante per la mente.
Le prime forme di scrittura risalgono al 3000 a.C. con la lingua sumera e i geroglifici egizi; da allora non abbiamo mai smesso di scrivere, raccontare e spiegare tutto quello che ci accade intorno, la scrittura è da millenni una forma di espressione importante per l’uomo.
Suggerisco di scrivere per svariati motivi, oltre a essere una scappatoia per la mente è una delle cose più facili da fare ovunque ci si trovi, basta un foglio e una penna o in caso di emergenza si può usare il cellulare; la scrittura fa bene all’anima, rilassa la mente e aiuta la memoria; è una forma per esternare, capita a volte per motivi di impegni o tempo non si abbia qualcuno con cui parlare, in momenti come questi, scrivere è tra le cose migliori che si possa fare per esternare quello che accade nella nostra mente. È dimostrato che scrivere sia una forma di ascolto, aumenta le sensazioni di benessere e aiuta a conoscere meglio noi stessi; quando mettiamo per iscritto le nostre emozioni e i nostri pensieri possiamo razionalizzare cosa accade nella nostra vita e di conseguenza esprimere meglio le nostre emozioni.
Se volete dare sfogo alla vostra creatività io consiglio la scrittura creativa, provate a scrivere un breve romanzo, magari scrivendo l’inizio e la fine ed esprimete fantasia nel mezzo, oppure pensate a una trama iniziale (ad esempio una ragazza che parte per un lungo viaggio o un incontro casuale in un bar), lasciate andare la fantasia e stupitevi  della creatività della vostra mente.
In caso sentiate il bisogno di sfogarvi e di fare chiarezza con i vostri pensieri, la scrittura quotidiana è sicuramente il rimedio che fa al caso vostro; ogni giorno cimentatevi scrivendo parte della vostra giornata e date libero sfogo a quello che pensate, consentite ai vostri pensieri di venir fuori, conoscerete meglio voi stessi e imparerete a riconoscere le cose belle e accorgervi cosa vi dà fastidio avendo un punto di vista esterno; inoltre è un ricordo che vi porterete dietro nel tempo e potrete rileggere ogni qualvolta vogliate.
Io scrivo spesso quando sento il bisogno di sfogarmi o fare chiarezza con quello che mi succede in quel determinato periodo, trovo sia salutare e particolarmente producente e rileggendo nei giorni successivi mi aiuta a ordinare i pensieri. Il consiglio che vi do è di essere sinceri mentre scrivete, provate a farlo con la consapevolezza che nessuno leggerà mai quello che state mettendo su carta e non abbiate paura di esprimervi.

Disegnare/Pitturare:

Il disegno accompagna da sempre l’uomo come forma d’espressione e arte; le prime tracce fossili risalgono a 12000 anni fa. I nostri antenati ci hanno dimostrato come un disegno possa lasciare una traccia indelebile del nostro passaggio.
Tutti noi ci siamo cimentati almeno una volta nel disegnare e colorare, d’altronde sono attività radicate sin dalla prima infanzia, che alcuni di noi abbandonano crescendo purtroppo, ma la cosa bella di questa fantastica arte è che non esistono limiti d’età, non conta l’esperienza e non bisogna avere chissà quali doti artistiche per praticarla, insomma è alla portata di tutti. Disegnare è considerato come un hobby, ma anche come un lavoro, per questo è un arte che attiva tutti; lavorativamente parlando sin dalle antiche culture è stata un arte nobile di contemplazione e di rilassamento e nonostante con gli anni siano cambiate le forme e i metodi (con la nascita di internet e del web), un buon artista, che sia o meno digitale è sempre richiesto. Che si tratti di lavoro o semplice passatempo i motivi per cui disegnare sono molti, possiamo creare seguendo le nostre emozioni, usare la fantasia dando sfogo a sensazioni e ricordi, inoltre stimola la mente in termini di attenzione, infatti l’arte terapia è uno strumento terapeutico sia per i bambini che per adulti. 
Quindi perché non provare? Quello di cui avete bisogno è un blocco da disegno su cui esprimere il vostro talento che non si rovini facilmente soprattutto se usate gli acquarelli. Dopodiché sta a voi decidere il tipo di arte o che disegno creare, potete usare un set di matite con mine diverse (mina dura, mina morbida e mina media), matite colorate, pennarelli, acquerelli o pastelli a cera, avete solo l’imbarazzo della scelta. Non abbiate paura di provare, nessuno vi giudicherà, non temete se non siete dei professionisti, lo potete fare esclusivamente per voi stessi o nel caso non siate poi così male, un disegno o un dipinto da voi creato può essere anche un ottimo regalo, una piena espressione di voi e al 100% personale.
Io personalmente amo usare gli acquarelli, mi fa sentire un artista e mi riporta un po’ bambino, anche perché i miei disegni sembrano effettivamente quelli di un bambino, ma poco importa, poiché alleno la mia mente ed esprimo la mia fantasia, stimola la mia creatività e ricordatevi che con il tempo e un po’ di praticare si può sempre migliorare; anche se vi sentite giù di morale, siete tristi o preoccupati, disegnare può essere un ottimo rimedio siccome è d’aiuto quando si sta male, distrae la mente da sensazioni dolorose o di malessere, stimola sia la componente razionale che quella emotiva del cervello, riducendo lo stress e inibendo l’ansia; se proprio non volete disegnare o dipingere in alternativa ci sono molti libri da colorare per adulti (ad esempio i mandala), hanno le stesse qualità terapeutiche ed è un rilassante passatempo.

Ascoltare musica:

Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei

La musica è un’espressione artistica che appartiene a tutte le culture. Fonti ne attestano l’esistenza almeno da 55000 anni.
In genere ascoltiamo un determinato tipo di musica in relazione all’umore in quel momento, a seconda del nostro obbiettivo: che sia motivarci, dati gli effetti benefici sull’attività fisica, ad esempio ascoltare brani musicali durante l’allenamento aiuterebbe ad aumentare la velocità e la resistenza, migliorando le performance sportive; per rilassarsi, con le sue abilità terapeutiche riduce l’ansia e facilità la produzione dell’ossitocina, ormone responsabile della felicità e la sensazione di relax, inoltre facilità la comprensione delle emozioni, quante volte ci è capitato di essere compresi attraverso una canzone, ascoltando quei testi scritti apposta per noi, quasi riescano a esprimere in pieno i nostri stati d’animo, la musica ha il potere di connetterci emotivamente, sia nei momenti di felicità che in periodi demoralizzanti. A volte quando siamo tristi cerchiamo un tipo di musica che possa farci vivere il momento malinconico fino in fondo, chi di noi non ha qualche canzone o playlist adatta ai momenti di sconforto; oppure ascoltiamo musica quando vogliamo stimolare la nostra immaginazione e la nostra produttività, mentre si lavora migliora le prestazioni e aiuta a lavorare meglio.
La amiamo, la cantiamo e la balliamo; da soli in casa, chi di noi non ha sperimentato il potere della musica a tutto volume nella nostra abitazione? O magari c’immergiamo nei nostri brani tra la gente con le cuffie nelle orecchie o danziamo a un concerto con altre migliaia di persone. La musica accompagna noi tutti durante la nostra vita, è una necessità giornaliera a cui molti di noi non possono rinunciare proprio perché ha benefici fisiologici, psicologici e cognitivi, ci fa sentire più felici e positivi, rafforza i legami sociali e rilassa l’ambiente. La musica ha il potere di connetterci con noi stessi e gli altri. Purtroppo l’ambiente in cui viviamo non è dei più adatti all’ascolto: auto, traffico, costruzioni e in generale i rumori creati dall’uomo abbassano il livello quotidiano della vita. Io consiglio di trovare dei momenti della vostra giornata da dedicare all’ascolto, so che non è facile, ma può essere anche in macchina mentre si va a lavoro oppure la sera prima di addormentarsi e sfruttare il potere della musica per il vostro benessere. Per quanto riguarda il tipo di musica, beh sta a voi, delle ricerche hanno dimostrato che determinate caratteristiche della nostra personalità vadano a influire sulla scelta di genere musicale piuttosto che un altro. Io trovo molto rilassanti i suoni bianchi, sono quel genere di rumori spesso naturali caratterizzati dall’assenza di periodicità. Per farla più semplice sono quei suoni continui e costanti come ad esempio: la pioggia, le onde del mare, il suono di un bel fuoco, ma non solo, anche il phon che usiamo comunemente a casa o una lavatrice fanno parte di questa categoria. Mai prima d’ora la musica è stata così facilmente accessibile e dovremmo sfruttare il potere che ha sul nostro corpo e la nostra mente.

Camminare:

Se non si è allenati una camminata è meglio di una corsa, non richiede uno sforzo fisico eccessivo e permette di fare movimento ogni giorno con costanza senza stancarsi e senza annoiarsi. Nel caso non si abbia la possibilità di camminare immersi nella natura, possiamo uscire e passeggiare per la città con le cuffie ascoltando della buona musica. Spostarsi a piedi aiuterà il vostro corpo a tenersi in forma e perderete peso perché a ogni modo è pur sempre un’attività fisica, inoltre quando andiamo a spasso abbiamo la possibilità di osservare il mondo da un’angolazione diversa; il mio consiglio è di spostarsi lentamente, così facendo noteremo dettagli che normalmente sfuggono ai nostri occhi poiché siamo spesso di corsa e ci focalizziamo sulla meta e non sul percorso. Provate a uscire per il semplice gusto di andare a zonzo, senza pensare al dove arrivare iniziate a camminare in una direzione e lasciatevi guidare dall’istinto, noterete la differenza nonostante sia un luogo che conoscete. Liberate il cervello dai vostri pensieri e godetevi quello che accade intorno a voi, se possibile lasciate il cellulare a casa o se proprio non potete farne a meno perché volete ascoltare della musica, impostate la modalità aereo, questo vi aiuterà ad avere meno distrazioni, bastano 30 minuti al giorno. Una passeggiata può cambiare il vostro umore, avere benefici sul vostro corpo e godrete di un rilassante vivere qui e ora del tutto gratuito. 

Blog su WordPress.com.