“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi”.
Eraclito
Scegliere è stressante

Vi siete mai chiesti perché a volte è così difficile decidere, prendere delle decisioni o anche solo brandire la propria posizione in qualche discorso. Cos’è che rende così difficile la scelta, l’esprimere le proprie idee e quello che si pensa? Mi sono reso conto che spesso, ad esempio quando siamo con amici, il solo decidere un ristorante dove andare a mangiare tutt’insieme o una semplice birra pare complicato, motivo per cui frequentemente scegliamo sempri gli stessi luoghi. Capita alle volte che anche una piccola scelta ci riempia di responsabilità, è questo il punto, non vogliamo il peso di dover scegliere, prendere una decisone.
Scegliere ti fortifica anche se sbagli

Ci sono stati momenti della nostra vita in cui abbiamo avuto l’obbligo di decidere cosa fare, con o contro la nostra volontà siamo stati forzati a schierarci da una parte o prenderci la responsabilità di stabilire il prossimo passo, sia stata un’implicazione scolastica, lavorativa, sentimentale o abitativa, sicuramente li ricordiamo come periodi di forte pressione o particolarmente eccitanti dato che quelle scelte hanno comportato cambiamenti importanti per il nostro futuro. Psicologicamente parlando l’essere umano in generale cerca di evitare il più possibile questo genere di stress se non strettamente necessario, motivo per cui è facile rifugiarsi nella quotidianità, a patto per alcuni che per lavoro o abitudine personale debba determinare continuamente idee prendendosi carico dei risultati. Possono essere le conseguenze che si cercano di evitare? É forse la paura del giudizio altrui a ostacolarci? Il problema con le conseguenze è che spesso nel caso si sbagli tanti sono pronti a puntare il dito accusando, magari con cattiveria, marcando quell’errore che umanamente è possibile commettere e che tutti abbiamo commesso una volta nella vita. In fondo un rigore può essere sbagliato solo dal tiratore, chiunque decida di non tirare non affronterà la pressione e la responsabilità; tutti quelli che decidono di non rischiare non impareranno mai, né a tirare né a vivere sotto quella tensione che solo i professionisti hanno imparato a gestire, perché ciò che ti rende un professionista è l’insegnamento appreso da una marea di errori.
Sei una persona che sa prendere decisioni?

É molto più facile rimanere dalla parte del pubblico, pronti a puntare il dito su chi sbaglia e ridere degli altri in caso di fallimento. Non è un segreto che gli uomini e donne più rispettati (a volte anche odiati) siano coloro che sanno farsi carico di grandi responsabilità, pronti a decidere le sorti di molti e guidare più persone. Provate a pensare al vostro gruppo di amici, abbiamo sempre quell’amico in grado di organizzare il dove, come e quando meglio di tutti, e gli altri di solito devono solo garantire la presenza oppure eseguire un compito impartito; se non ti viene in mente qualcuno forse quella persona sei tu.
Crescendo impariamo a decidere

In ambito familiare invece, spesso inizialmente è la mamma o comunque una donna, colei designata a programmare la giornata e distribuire compiti al nucleo familiare e da cui impareremo l’arte della decisione cresciendo e acquistando autonomia con il tempo, eccezioni a parte s’intende.
In un ambiente lavorativo, di solito ma non è una regola, chi è pronto a prendersi peso di scelte importanti è colui che probabilmente brama una carriera lavorativa più soddisfacente; man mano che percorriamo ruoli più importanti e di responsabilità come impegni politici o incarichi in cui si ha la necessità d’impegnarsi nella risolutezza di molti, la doverosa pressione costantemente provata è sicuramente alta con margini d’errore bassi e non accettati da nessuno. Non a caso i leader con più consensi (a volte i più bugiardi) sono coloro che promettono di saper gestire tutto, senza che nessuno debba preoccuparsi di nulla.
Non lamentarti degli sbagli altrui

È molto comodo quando qualcun altro deve prendere atto di ciò che ci riguarda e nel caso commetta un errore essere pronti a lamentarsi; molti si trasformano in professionisti, quasi tuttologi quando riguarda la vita o decisioni altrui, spesso si pensa di saper gestire una società, una squadra di calcio, forse addirittura un paese intero, poi però in difficoltà con le decisioni di tutti i giorni. È più facile lagnarsi con quell’amico che ha scelto un pessimo ristorante, magari un familiare o per un politico per il verdetto perso che prendersi la responsabilità in prima persona.
Miglioriamo noi stessi

Forse dovremmo farci tutti un esame di coscienza di tanto in tanto, renderci conto che non è così facile e rispettare le scelte altrui se pur non sempre corrette. Dovremmo renderci conto che tutti sbagliano, è normale, e magari invece di passare il tempo a commentare le scelte di altri, impegnarsi di più nel prendere decisioni proprie.
Sforzarsi di cambiare, perché ogni scelta è dettata da un cambiamento e spesso è un passo che non siamo pronti ad affrontare per pigrizia; quel peso che porta un cambio di rotta è un dispendio enorme di energie che non sempre si è pronti a spendere. Ogni scelta porta a una conseguenza ed è inevitabile, che sia giusta o sbagliata sarà il tempo a dirlo ma una cosa è certa, l’importanza di saper scegliere, qualsivoglia opzione, è essenziale per affrontare la vita di tutti i giorni.