10 consigli per migliorare il mondo. Serve il tuo aiuto! Basta plastica!

Siamo sommersi dalla plastica 

Non è più un segreto, sono anni che viene ripetuto con costanza, da ogni parte del mondo con un ritmo incessante, è quasi diventato noioso sentirselo dire. Il pianeta è sommerso dalla plastica. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, dove è impossibile tornare indietro, ma è possibile provare a migliorare il futuro, se fatto ora!
Sempre più associazioni sparse per il mondo protestano ogni giorno, pian piano più persone prendono coscienza del problema enorme che stiamo vivendo e che dobbiamo sbrigarci, il tempo stringe. Si parla tanto al riguardo ma sappiamo tutti che non basta, non è sufficiente, c’è un sistema che ci ha reso schiavi di questo materiale.
Solo negli ultimi anni c’è stato un tentativo da parte dei governi mondiali di far fronte al problema.
Riciclare è bene ma non è abbastanza.

Qualche numero:

 Il mondo produce più di 310 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ogni anno, e questo numero è ancora in crescita. Meno del 10% viene riciclato.
Ogni anno più di 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani del mondo e, a oggi, si stima che via siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani.
Ogni anno, circa 100 milioni di tonnellate sono disperse in natura nel mondo per colpa della scorretta gestione della plastica.
La plastica costituisce il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra dopo l’acciaio e il cemento.
Un italiano produce in media 1 kg di plastica ogni 5 giorni.

Adesso, stando a questi numeri, capisci che serve anche il tuo aiuto per migliorare questo disastro ambientale. Prova a farci caso, guardati intorno, dentro casa e fuori casa, noterai quante cose fatte in plastica ci circondano, purtroppo spesso, anche monouso. Utensili, recipienti, contenitori, scarpe, cellulari, perfino parte dei tuoi vestiti probabilmente. La plastica è ovunque. Tutti questi oggetti rilasciano nell’ambiente microplastiche, delle microparticelle di plastica estremamente pericolose per il nostro organismo, perché possono causare lesioni infiammatorie e persino cancerogenicità e mutagenicità.

Non è facile cambiare certe abitudini, ma hai il potere di decidere, inizia semplicemente a pensare: BASTA COMPRARE PLASTICA. In casa, al supermercato, quando compri vestiti, controlla e cerca di comprare quanta meno plastica possibile.

Ecco alcuni consigli pratici che possono migliorare la tua salute e quella del mondo:

  1. Borracce e vetro invece che bottiglie di plastica (l’Italia è seconda al mondo per consumo in bottiglie di plastica, dietro solo a Stati Uniti), se proprio vuoi comprare bibite, scegli quelle in cartone o in vetro.
  2. Basta usare plastica monouso come: posate, bicchieri, piatti, cotton fioc, cannucce, tra l’altro, sono stati messi al bando dall’Unione Europea.Le alternative sono diverse, basta usare materiali biodegradabili.
  3. Non usare assorbenti monouso, il prodotto più famoso e comodo è sicuramente la coppetta mestruale, ma possono essere usati anche gli assorbenti e i salvaslip lavabili, non inquinano e si risparmiano dei soldi sul lungo termine. Esistono anche assorbenti monouso biodegradabili.
  4. Usa uno spazzolino da denti in legno: nel mondo vengono usati migliaia di milioni di spazzolini ogni giorno, di regola dovremmo cambiarne uno ogni 1 o massimo 3 mesi. Non comprare spazzolini in plastica ma biodegradabili. 
  5. Pannolini per neonati lavabili: probabilmente è un’abitudine non comoda ma è sicuramente un gran risparmio e d’aiuto per l’ambiente. 
  6. Non impacchettare tutto in buste, usa zaini o contenitori riutilizzabili, soprattutto nei supermercati. 
  7. Compra prodotti sfusi, cerca di evitare tutto quello imballato nella plastica, come al supermercato (prodotti surgelati, plastica sugli alimenti, ecc.) o nei negozi. 
  8. Cerca di usare prodotti da bagno non in confezioni di plastica: gli shampoo e i detergenti solidi sono facili da usare, durevoli, efficaci e naturali. Puoi trovare tutto in formato solido, come una saponetta. Portano benefici per la tua pelle, i tuoi capelli e l’ambiente, inoltre si risparmiano dei soldi. 
  9. Compra vestiti senza plastica, controlla l’etichetta: una delle principali cause della presenza di plastica negli oceani è l’abbigliamento; ogni volta che vengono lavati i nostri vestiti perdono dei minuscoli fili di nylon o di poliestere. Anche quando indossiamo vestiti economici, fatti principalmente di materiali plastici, vengono rilasciate particelle microplastiche sulla nostra pelle dannose per la salute. 
  10. Smettila di mangiare pesce: ebbene si, per molti questa potrebbe essere un’abitudine difficile da cambiare, ma se vogliamo salvare il pianeta va fatto. La pesca e tutto il business che gira intorno all’industria del pesce ha un impatto disastroso nel mondo. Consiglio il documentario su Netflix Seaspiracy, spiega l’impatto ambientale negli oceani creato dalla pesca in tutto il mondo. Se proprio non puoi farne a meno, cerca di mangiarne il meno possibile.   

Non è facile cambiare le abitudini con cui siamo cresciuti, siamo abituati a usare questo materiale per qualsiasi cosa purtroppo. Questa sostanza è diventata il nostro peggior nemico e dobbiamo cambiare,tutti, l’uso inappropriato che ne facciamo. 

Inconsciamente viene permesso alle aziende come Coca-Cola di produrre tonnellate di plastica ogni giorno, quello che possiamo fare noi è scegliere. Poter scegliere come comportarsi nella propria vita è quello che fa la differenza.
Puoi scegliere cosa comprare, imponi questo pensiero nella tua vita tutti i giorni: Evitare la plastica.

Vivere senza plastica è possibile, quando la richiesta sul mercato diminuirà, sempre più aziende si adatteranno alle esigenze della popolazione e dell’ambiente. 

Non aspettiamo che qualcuno risolvi la situazione al nostro posto, cerchiamo di essere il cambiamento che vogliamo su questa terra, così da lasciare alle generazioni future un posto meraviglioso o addirittura migliore di come lo abbiamo trovato. 

La terra è un bel posto e vale la pena lottare per lei.

Pubblicato da Pi.Anto

Viaggio con la mente da quando sono nato e con il corpo da quando ho avuto la possibilità. Cerco di capire me stesso e il mondo che mi circonda senza impazzire.

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